Messa in Cattedrale per le vittime della guerra in Ucraina e per la pace

Venerdì 10 marzo 2023 alle 18 celebrazione eucaristica presieduta da mons. Roberto Repole. CATENA di preghiera in Diocesi e tutta l'Italia

Anche quest’anno, come nei due precedenti, il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) ha proposto di celebrare una SANTA MESSA PER LE VITTIME DELLA GUERRA IN UCRAINA E PER LA PACE. Le Chiese degli Stati membri CCEE sono state invitate a partecipare a una catena di preghiera lungo tutta la Quaresima secondo un calendario prestabilito, che le coinvolge in giorni differenti (in allegato).

La Conferenza Episcopale Italiana ha aderito all’iniziativa e ha promosso la celebrazione dell’Eucaristia su tutto il territorio nazionale venerdì 10 marzo 2023.

Per l’Arcidiocesi di Torino e la diocesi di Susa, unite in persona episcopi, la S. Messa è stata celebrata nella basilica Cattedrale di S. Giovanni Battista a Torino, venerdì 10 marzo ore 18, ed è stata presieduta dall’arcivescovo mons. Roberto Repole (in allegato la trascrizione dell’omelia).

FOTOGALLERY

Tutti i fedeli erano invitati a partecipare alla celebrazione o a unirsi in preghiera. Per le celebrazioni eucaristiche o altri momenti di preghiera che quel giorno si sono tenute nelle parrocchie o in altre chiese, si poteva utilizzare lo SCHEMA PER LA PREGHIERA DEI FEDELI predisposto dall’Ufficio Liturgico nazionale della CEI e allegato a fondo pagina.

Qui di seguito gli APPUNTAMENTI DI RIFLESSIONE E PREGHIERA SUL TERRITORIO DIOCESANO proposti a partire dal 24 febbraio, primo anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina.

  • A Torino il Coordinamento interconfessionale «Noi siamo con voi», che unisce esponenti di tutte le religioni, ha dato appuntamento giovedì 23 alle 22.30 presso il Centro culturale Dar al Hikma di via Fiochetto 15 per un incontro organizzato insieme al Comitato Interfedi della Città di Torino. A mezzanotte e un minuto la preghiera, nella comune invocazione della pace.
  • Nella notte fra venerdì 24 e sabato 25 la chiesa torinese della Crocetta (Beata Vergine delle Grazie, corso Einaudi 23) ha tenuto le porte aperte per una «notte bianca» di preghiera: si è iniziato venerdì alle 21 con un’ora di meditazione guidata dai giovani; si è proseguito con l’adorazione silenziosa, aperta a tutti, fino al mattino di sabato (conclusione alle 7 con la Messa).
  • Ad Alpignano si è tenuta una marcia per la pace la sera di venerdì 24 con partenza alle 20.45 in piazza Caduti. La manifestazione di solidarietà «con le vittime innocenti di tutte le guerre» è stata promossa dall’Amministrazione comunale di concerto con il Coordimamento Comuni per la Pace.
  • Una fiaccolata per la pace si è svolta la sera di venerdì 24 alle 20.30 anche a Torino con partenza da piazza Borgo Dora, su iniziativa del Coordinamento Agite in solidarietà «al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre».
  • Il Monastero delle Clarisse di Bra (viale Madonna dei Fiori 3) invita ad un’ora di preghiera per la pace lungo tutto il tempo di Quaresima, ogni domenica alle 16.30.
  • Sabato 4 marzo dalle 10.30 alle 12.30 il Centro Studi Sereno Regis (via Garibaldi 13) ha animato un incontro pubblico di riflessione sulle alternative alla guerra, con Angela Dogliotti.

«Tutto il mondo è in guerra, è in autodistruzione. Fermiamoci in tempo!»: il grido accorato di Papa Francesco del 5 febbraio scorso scuote le coscienze e chiede un impegno forte a favore della pace: è tempo di trovare spazi di dialogo per porre fine a una crisi internazionale aggravata dalla minaccia nucleare. Una NOTA DELLA PRESIDENZA CEI del 21 febbraio spiega: «Ad un anno dall’invasione russa di uno Stato indipendente, l’Ucraina, vogliamo tornare a ripetere il nostro “no” deciso a tutte le forme di violenza e di sopraffazione, il nostro “mai più” alla guerra. Per questo, invitiamo le comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera per invocare il dono della pace nel mondo.
In Ucraina, così come in tanti (troppi) angoli della terra risuona infatti l’assordante rumore delle armi che soffoca gli aneliti di speranza e di sviluppo, causando sofferenza, morte e distruzione e negando alle popolazioni ogni possibilità di futuro. Sentiamo come attuale l’appello lanciato sessant’anni fa da san Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem in terris: “Al criterio della pace che si regge sull’equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio che la vera pace si può ricostruire nella vicendevole fiducia” (n. 39).
Se da una parte è urgente un’azione diplomatica capace di spezzare la sterile logica della contrapposizione, dall’altra tutti i credenti devono sentirsi coinvolti nella costruzione di un mondo pacificato, giusto e solidale. Il tempo di Quaresima ci ricorda il valore della preghiera, del digiuno e della carità, le uniche vere armi capaci di trasformare i cuori delle persone e di renderci “fratelli tutti”».

La catena di preghiera nazionale promossa dalla CEI per venerdì 10 marzo è «un’occasione per rinnovare la nostra vicinanza alla popolazione e per affidare al Signore il nostro desiderio di pace. Chiedere la conversione del cuore, affinché si costruisca una rinnovata cultura di pace, sarà il modo in cui porteremo nel mondo quei germogli della Pasqua a cui ci prepariamo».

condividi su